La battaglia di Canne

by Ing. Giuseppe De Marco

GLI INDIZI DELLE FONTI LETTERARIE E STORICHE

Canne nell'Apulia di Plinio

Il primo dato geografico a livello regionale sull'ubicazione della città di Canne è ricavabile dal seguente passo di Plinio il Vecchio:

HISTORIARUM MUNDII - LIBRO III

Cetero intus in secunda regione, Hirpinorum colonia una Beneventum, auspicatius mutato nomine, quae quondam appellata Maleventum: Auseculani, Aquiloni, Abellinates cognomine Protropi, Compsani, Caudini: Ligures, qui cognominantur Corneliani, et qui Baebiani: Vescellani, Deculani, Aletrini, Abellinates cognominati Marsi, Atrani, Aecani, Alfellani, Atinates, Arpani, Borcani, Collatini, Corinenses, et nobiles clade Romana Cannenses, Dirini, Forentani, Genusini, Hordonienses, Hyrini, Larinates, cognomine Frentani, Metinates, ex Gargano Mateolani, Neretini, Matini, Rubustini, Syluini: Strabellini, Turmentini, Vibinates, Venusini, Ulurtini. Calabrorum mediterranei: Aegetini, Apamestini, Argentini, Butuntinenses, Deciani, Brumbestini, Norbanenses, Palionenses, Sturnini, Tutini. Salentinorum: Aletini, Basterbini, Neretini, Valentini, Veretini.

L'altre fra terra nella seconda regione, Benevento una colonia degli Irpini, avendo con miglior augurio cambiato nome; perché già, fu chiamata Malevento. Gli Auseculani, gli Aquiloni, gli Abellinati cognominati Protropi, i Compsani, i Caudini: i Liguri, che son chiamali Corneliani, e i Bebiani ancora: i Vescellani, i Deculani, gli Aletrini, gli Abellinati cognominati Marsi, gli Atrani, gli Ecani, gli Afellani, gli Attinati, gli Arpani, i Borcani, i Collatini, i Corinesi e i Cannesi, nobili per la rotta dei Romani, i Dirini, i Forentani, i Genusini, gli Ordoniesi, gli Irini, i Larinati, cognominati Frentani, i Metinati, i Mateolani da Gargano, i Neritini, i Matini, i Robustini, i Siluini, gli Strabellini, i Turmentini, i Vibinati, i Venusini, gli Ulurtini. I mediterranei di Calabria, gli Egetini, gli Apamestini, gli Argentini, i Butuntinesi, i Deciani, i Brumbestini, i Norbaniesi, i Palionesi, gli Sturnini, i Tutini. Di terra d'Otranto, gli Aletini, i Basterbini, i Neretini, i Valentini, e i Veretini.

 

I Cannesi, nobili per la rotta dei Romani, appartengono alla seconda regione amministrativa fra i centri abitati dell'entroterra.

Per avere un'idea della seconda regione di Plinio si può far riferimento alle illustrazioni seguenti:

 

Regione seconda di Plinio

(da Baracca-Fraccaro, Atlante Storico, De Agostini, 1936)

 

 

Regione seconda di Plinio e regioni attuali

 Il confronto con la suddivisione amministrativa odierna dell'Italia ci consente di concludere che l'Apulia di Plinio era molto più vasta della Puglia attuale. Infatti, comprendeva interamente l'attuale Puglia e parte delle attuali regioni del Molise, della Campania e della Basilicata.

Il testo di Plinio potrebbe contenere delle inesattezze, in parte dovute alle fonti cui l'autore attingeva, in parte ad errori di trascrizioni successive, potrebbe offrire delle difficoltà e delle incertezze nella esatta individuazione di tutti i luoghi ricordati, spesso indicati con il nome delle popolazioni che l'abitavano, ma due cose sembrano certe e fuori di dubbio:

1.      Canne non è ricordata tra le località lungo la costa né fra quelle della Calabria, coincidente con una parte dell'odierna penisola salentina;

2.     I "Nobiles clade Romana Cannenses" si trovano in un territorio dell'interno.

Ovviamente tali indizi sono del tutto generici e insufficienti per una localizzazione puntuale della rocca di Canne, ma costituiscono la zona iniziale di ricerca a livello regionale, determinata per eccesso, entro cui, mediante successivi restringimenti, è possibile arrivare alla soluzione puntuale.

Un primo restringimento della zona di ricerca è subito effettuabile considerando che Plinio non pone i Cannesi fra i mediterranei di Calabria, per cui la Calabria di Plinio, coincidente con l'odierna penisola Salentina, può essere sicuramente esclusa ottenendo così una nuova zona di ricerca più piccola della precedente. La nuova zona di ricerca è illustrata nella figura seguente.

 

Un ulteriore restringimento si può effettuare attraverso la nozione di entroterra traslando la linea della costa di almeno 15 km verso l'interno. Il risultato è illustrato nella figura seguente. Si può comunque osservare che Canne sull'Ofanto appartiene alla fascia costiera e non rientra nell'entroterra di Plinio.

 

Canne nell'entroterra dell'Apulia di Plinio

Plinio descrisse il corso dell'Ofanto, mise in risalto la città di Canosa e, nell'elencare i centri costieri, si soffermò su Salapia per dire del lezioso soggiorno di Annibale; com'è possibile che egli avrebbe menzionato un episodio che suona come un pettegolezzo e avrebbe tralasciato un evento storico di tale portata se realmente fosse accaduto nella stessa zona? il presunto generoso gesto dei vicini Canosini, l'accoglienza dei fuggiaschi Romani, sarebbe stato da meno tanto da essere ignorato. Plinio invece elencò Canne "nobile per la rotta dei Romani" tra i centri abitati "fra terra", nell'interno, e la precisazione è determinante poiché Canne ofantina è alla stessa stregua di Salpi e di Siponto ritenute marittime.

In conclusione, l'indizio di Plinio, pur essendo molto generico, ci consente di affermare con certezza che:

A - Canne si trova nella seconda regione di Plinio costituita dalle due regioni:

1.      Apulia, coincidente attualmente con parte del territorio di quattro regioni: Molise, Campania, Basilicata e Puglia;

2.     Calabria, coincidente attualmente con il territorio della penisola Salentina (odierna provincia di Lecce);

B - Canne si trova nell'entroterra della regione denominata da Plinio "Apulia", delimitata geograficamente dalla linea rossa della figura precedente.

Gli indizi delle altre fonti letterarie ci consentiranno di effettuare i restringimenti successivi di questa zona iniziale di ricerca per una localizzazione puntuale della rocca di Canne e del luogo della battaglia.